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Ginseng per dimagrire: funziona veramente o no?

Ginseng per dimagrire funziona veramente o no

Tra le numerose proprietà che vengono attribuite al ginseng, ci sarebbe anche quella dimagrante. Ma perché il ginseng può rivelarsi un ottimo rimedio per la perdita di peso? È corretto parlare di ginseng per dimagrire?

Cerchiamo di svelare questa particolare caratteristica della radice, grazie ai suggerimenti condivisi con noi dagli esperti di Inran.it.

Le proprietà anti-obesità del ginseng

Oltre a fornire energia stimolando il metabolismo, il ginseng presenta proprietà diverse che possono aiutare chi assume la radice nei modi e nelle quantità opportune a ridurre il peso.

Un recente studio clinico ha ad esempio riportato che le donne obese che utilizzavano il ginseng rosso come supplemento della propria dieta regolare, avevano effettivamente sperimentato una riduzione del peso corporeo, del rapporto vitafianchi e del desiderio di assumere altro cibo, cibo rispetto al gruppo trattato con placebo. Altri studi condotti su modelli animali avevano invece in precedenza individuato che il ginseng rosso può effettivamente esercitare un effetto anti-obesità, poiché agisce direttamente nel metabolismo dei lipidi.

Insomma, il ginseng e l’estratto di ginseng prevengono l’obesità attraverso una serie di meccanismi diretti al nostro organismo, come quelli che stimolano l’ossidazione dei grassi e riducono in tal modo il grasso corporeo, sviluppando positivi livelli di insulina e glucosio e prevenendo l’ipertensione. In particolare, il ginseng rosso fermentato può prevenire l’aumento di peso e ridurre il grasso corporeo attenuando i livelli di colesterolo, glicemia, leptina.

Ginseng per il controllo della glicemiaGinseng per il controllo della glicemia

In aggiunta a quanto sopra, è oramai ben noto come il ginseng sia in grado di ridurre la glicemia negli individui affetti o meno da diabete. In particolare, un noto studio condotto attraverso una terapia di 8 settimane di ginseng somministrata a pazienti diabetici non insulino-dipendenti, ha evidenziato una diminuzione della glicemia accompagnata da perdita di peso corporeo.

Studi animali condotti mediante estratto di bacca di ginseng hanno poi confermato effetti di riduzione della glicemia e del peso corporeo, poiché tale sostanza è in grado di influire favorevolmente sul metabolismo del glucosio. Insomma, è stato accertato che estratti di radice di ginseng e bacche possono controllare i livelli di zucchero nel sangue, regolando l’appetito e riducendo il successivo apporto calorico.

Come usare il ginseng per dimagrire

Accertato quanto precede, è utile procedere per piccoli passi e rammentare come gli studi effettuati dai vari enti come il già citato su Inran.it non abbiano determinato alcun dosaggio “standard” per la perdita di peso. Ma cosa significa questo?

Il senso dell’affermazione è piuttosto semplice: così come avviene per qualsiasi modifica al vostro stile alimentare e per qualsiasi introduzione di cibo all’interno della vostra dieta, è opportuno parlarne sempre con il proprio medico di riferimento, condividendo con lui che cosa sia meglio fare per poter perdere peso e sentirsi più in forma.

Detto ciò, se il vostro medico concorderà nell’assunzione di questa sostanza come coadiuvante di un miglior benessere (ad integrazione, e MAI a sostituzione di una dieta sana ed equilibrata), saprà certamente indicarvi anche la migliore soluzione tra quelle disponibili in commercio. Potete infatti acquistare radici fresche o essiccate, tinture, estratti fluidi e integratori standardizzati sotto forma di capsule.

Alcuni esperti consigliano in tal senso di procedere con il consumo giornaliero di 200 mg di estratto di ginseng, per un periodo di tempo di 2 o 3 settimane, e quindi ponendo in essere una pausa di due settimane prima di consumarlo di nuovo.

Precauzioni sull’uso di ginseng

Il ginseng è generalmente un alimento ben tollerato dal nostro organismo, ma assunto in modi e in qualità non congrue, può comunque condurre a effetti indesiderati, pur rari. Tra i principali, rileviamo alcuni disturbi gastrointestinali, mal di testa, ipertensione, insonnia.

Inoltre, i medici spesso sconsigliano di assumere ginseng contemporaneamente a farmaci antidepressivi, medicinali per abbassare il glucosio ematico, farmaci per il cuore o la pressione sanguigna, agenti per fluidificare il sangue. Il ginseng dovrebbe altresì essere evitato in caso di gravidanza e allattamento. Anche ai bambini non dovrebbe essere somministrata questa sostanza, così come nei confronti degli individui che soffrono di ipoglicemia, ipertensione, malattie autoimmuni, disturbi bipolari.

Nei casi di cui sopra, nelle ipotesi di dubbio e – preferibilmente – in qualsiasi condizione, è dunque opportuno premettere l’assunzione di ginseng o prodotti a base di ginseng a un colloquio con il proprio medico di riferimento.

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