Lungo tutto lo stivale, tra le varie verdure, i broccoli sono tra i più odiati dai bambini ma anche tra i più cucinati ed apprezzati dagli adulti, per l’ottimo compromesso tra il loro gusto e le poche calorie possedute.
Solo in una zona d’Italia, però, il broccolo deve cedere il passo al friariello, una verdura che per molti è sinonimo stesso del broccolo, ma che invece per i cultori è un mondo a parte, da valorizzare e preservare.
Conosciuti a Roma come broccoletti ed in Puglia come Cime di Rapa, o friarielli sono coltivati prevalentemente nelle aree interne della Campania, soprattutto nell’afragolese, nella fascia appenninica, nell’agro nocerino-sarnese, nella Provincia di Caserta a Mondragone e nella piana del Sele.
I friarielli sono le infiorescenze della pianta delle cime di rapa, quindi la natura di questo ingrediente è esattamente la stessa, ma a Bari si preferiscono mangiare i fiori e le foglie più tenere, mentre i classici “friarielli” rappresentano le foglie più lunghe ed anche le più dure.
Tradizionalmente soffritti in olio d’oliva con aglio, sale e poco peperoncino rosso piccante, solo l’accompagnamento perfetto della salsiccia o della costata di maiale, che va cotta assieme affinché i sapori si amalgamino e si fondino perfettamente.
Celebri e consumatissime anche le pizze e i calzoni con salsiccia, friarielli ed altri ingredienti a proprio piacimento.