Quando c’è da festeggiare qualcosa, i più fortunati possono permettersi di stappare una buona bottiglia di champagne, ma i comuni mortali devono accontentarsi di qualcosa di meno caro e ricercato.
La scelta quindi cade sul prosecco o sullo spumante, ed anzi molti pensano che questi due termini siano addirittura sinonimi tra di loro, indicando la stessa bevanda: non è affatto così!
Il prosecco è infatti un vino bianco DOC, prodotto in 5 province venete e 4 friulane (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine), oppure DOCG, nella versione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.
Questo vino viene prodotto principalmente con il metodo Martinotti-Charmat, che prevede la seconda fermentazione in autoclave: modalità questa che permette di avere come prodotto finale un vino molto fresco e aromatico.
Lo Spumante invece è, come suggerisce il nome stesso, un vino bianco che, dopo essere stato stappato produce la spuma, ossia il prodotto ultimo della fermentazione alcolica in presenza di anidride carbonica all’interno della bottiglia.
Esistono diversi metodi di produzione dello spumante, ma il più diffuso è il “metodo classico”, chiamato anche “champenoise”, che prevede che il vino rifermenti in bottiglia. Lo spumante, inoltre, trattandosi di una categoria di vini, può essere prodotto in qualsiasi zona e con qualsiasi vitigno.